Tesina: La comunicazione: La nuova mente – Civiltà post-testuale e post-moderno

La nuova mente

Paradossalmente la grande forza degli USA non sta nei suoi centri di ricerca
e nelle sue aziende avanzate, ma soprattutto nelle capacità dei suoi
cittadini di accettare e sollecitare il cambiamento
E. Pedemonte

L’elaborabilità dei dati trasformati in lunghe catene di bit non è solamente una fondamentale svolta per il settore tecnologico della comunicazione, ma riguarda soprattutto un cambiamento del sistema culturale e delle nostre strutture mentali.
Come ci spiega Enrico Pedemonte, uno dei più importanti studiosi italiani di nuovi media, “I personal media non sono, come spesso molti pensano in una società scarsamente orientata alle tecnologie come l’Italia, un problema essenzialmente tecnico. Quello che si sta sviluppando è un modello di organizzazione… Paradossalmente la grande forza degli USA non sta nei suoi centri di ricerca e nelle sue aziende avanzate, ma soprattutto nelle capacità dei suoi cittadini di accettare e sollecitare il cambiamento”.
mindIl progresso tecnico modifica, influenzando il modello interattivo e quello di elaborazione dell’informazione e quindi del pensiero stesso, la struttura stessa del mondo reale e della sua percezione.
Georg Gadamer ne identifica il tratto fondamentale quando afferma che non si tratta della tecnica in quanto tale, ma del fatto che “la modernità, cominciata con la nuova scienza di Galileo e con l’uso della matematica come strumento e non come fine della ricerca, si propone non solo una comprensione, ma una ri-costruzione della realtà”.E’ possibile progettare una nuova società e una nuova realtà proprio perché è disponibile una nuova  tecnologia.
Questo è uno dei mutamenti di prospettiva che appartengono, caratterizzandola, all’era di Internet. I nascenti personal media rappresentano un colossale esperimento di massa che viene effettuato sull’umanità intera: la progettazione delle tecnologie ha proceduto di pari passo con la progettazione sociale del nuovo mondo.
Per il nuovo individuo sovrano, the Sovereign Individual, cittadino del cyberspazio quanto dello spazio terrestre, la completa realizzazione di quello che è il primo emendamento della costituzione statunitense, il divieto di legiferare in modo tale da limitare le libertà individuali, sarà reso possibile dalla tecnologia, non dalla politica: ciascuno potrà accedere con facilità a tutta l’informazione possibile. Ed è usando questa personalizzazione come leva che un architetto sociale come Negroponte smonta la società quale noi la conosciamo e ne progetta un’altra costruita attorno alla tecnologia della comunicazione: l’informazione è mirata al singolo cittadino, e questo cambia radicalmente il ruolo dei mass media, demassificandoli nell’accezione di Alvin Toffler; l’insegnamento diventa individualizzato, e questo ribalta il ruolo della scuola; la pubblicità è diversa per ogni consumatore, e questo distrugge la vecchia organizzazione del marketing e del mercato.
I computer ormai da decenni non sono solo calcolatori. E già ora sono più che strumenti e interfacce per la comunicazione: la rete di computer che avvolge questo pianeta contribuisce oggi in modo determinante alla creazione e alla crescita della società postindustriale, la società del kansei, luogo della sensibilità, della sensualità, dell’emozione, del feeling. La società nella quale ciò che conta è la soggettività dell’individuo, con la sua fantasia, la sua creatività e la sua capacità di rapportarsi agli altri.




Civiltà post-testuale e post-moderno

Non designa forse la parola ‘tecne’ una qualità
o uno stadio della mente?
(Platone, Cratilo)

L’elaborabilità di grandi quantità di dati e la possibile convergenza tra media diversi sta determinando la diffusione di nuove categorie comunicative e intellettuali e la fine di vecchi pilastri della nostra storia moderna.
Sembrano ormai sulla via dell’oblio i vecchi concetti di identità individuale (vedi, per esempio, il fenomeno del gender-swapping¹), del testo inteso come entità chiusa e finita (vedi interattività ed elaboralità) e dell’autorità dell’opera d’arte e di quei grandi autori che la nostra tradizione culturale ha consacrato in un Olimpo invalicabile e non criticabile.
Le caratteristiche fondamentali su cui si basa il modello concettuale di comunicazione elettronica sono infatti:

  1. compatibilità
  2. interattività
  3. elaborabilità
  4. multimedialità
  5. virtualità.

Una comunicazione multimediale-sintetica e interattiva che secondo le previsioni del già citato Bolter dovrebbe riequilibrare l’asimmetria del rapporto tra scrittura alfabetica e iconica, interrompendo un dominio alfanumerico durato per secoli.
Già nel 1982 Ong parlava, nel suo libro intitolato “Oralità e scrittura”, del concetto di oralità di ritorno, riferendosi alla similitudine che l’informazione tramite il computer ha con la più antica forma orale.
Ogni nuova tecnologia, infatti, possiede, per quanto innovativa, qualità che la accomunano a quelle caratterizzanti le epoche precedenti. Una rivoluzione, quindi, della cultura “testuale”, verso l’ipertestualità, resa possibile sia dal recupero della struttura orale, sia dall’enorme sviluppo culturale legato all’avvento della stampa. Lo spazio elettronico infatti è di per sé un aggregato di prospettive differenti e riassume due diverse concezioni spaziali, richiamando da un lato l’antico senso dello spazio geometrico dei Greci, dall’altro; quello matematizzato e numerico secondo i principi cartesiani.
Da quanto detto si deduce che i nuovi media rappresentano l’ideale supporto tecnologico per il passaggio alla post-modernità, al suo decostruzionismo logico, all’autodeterminazione, alla riscoperta della sfera privata e della creatività della vita quotidiana.


  1. Gender = sesso (dell’individuo); Swap = scambio; ovvero scambio di sessi (Es: donne che si spacciano per uomini all’interno delle conversazioni nelle chat e viceversa)
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